MLG, terremoto: lampo illumina la Sila prima del terremoto, catturato dalla webcam di Morelli Soprana (Casali del Manco, CS)
- Angelo Lo Gullo

- 20 mar
- Tempo di lettura: 2 min

Il 1 agosto 2024 ha regalato uno spettacolo naturale tanto inquietante quanto affascinante nel cuore della Calabria: alle 21:43, la stazione meteorologica di Casali del Manco - Morelli Soprana, di Meteologullo, situata sulle colline di Cosenza – ha catturato in diretta immagini di un fenomeno insolito: luci telluriche che sembravano emergere dall’interno stesso della Sila, in direzione sudest.
Questo evento, nei mesi precedenti, in concomitanza con l’inizio di uno sciame sismico nel cosentino, ha riacceso il dibattito sia tra la comunità scientifica sia tra gli abitanti della regione.
La webcam della stazione meteorologica di Morelli, orientata verso sudest, offre una visuale privilegiata sul territorio che si apre verso il cuore della Sila, una zona geologicamente attiva e ricca di antiche formazioni rocciose.
In quella serata, la registrazione ha rivelato bagliori e lampi di luce che sembravano emergere dalle profondità della Sila, alimentando l’ipotesi che tali manifestazioni fossero strettamente collegate alle forze tettoniche in atto.
Le Luci Telluriche.
Conosciute anche come “Earthquake Lights”, le luci telluriche sono fenomeni ottico-atmosferici il cui meccanismo resta in parte inspiegato.
Tra le ipotesi principali vi sono:
• Piezoelettricità: La compressione di minerali come il quarzo nelle rocce, sottoposte a stress tettonico, potrebbe generare cariche elettriche capaci di ionizzare l’aria e produrre bagliori.
• Frattoluminescenza: La rottura improvvisa delle strutture rocciose potrebbe liberare energia in forma di luce, creando scariche luminose.
• Alterazioni del campo elettromagnetico: Lo stress sismico può modificare il campo magnetico locale, inducendo fenomeni di scarica che si manifestano come lampi nel cielo.
Le registrazioni della stazione di Morelli indicano che, proprio nel cuore della Sila e in direzione sudest, si siano verificate queste manifestazioni luminose, suggerendo un legame diretto con l’attività tettonica della zona.
Un Contesto di Instabilità Sismica
L’evento del 1 agosto 2024 si inserisce in un quadro geologico complesso: dalla zona preSila, che degrada dalla rigida montuosità verso la più bassa Valle del Crati, l’area è nota per la sua elevata sensibilità sismica.
In questo contesto, il terremoto non solo ha dato inizio a uno sciame sismico, ma ha anche creato le condizioni ideali per l’emergere di fenomeni ancora parzialmente misteriosi come le luci telluriche.
Parallelamente, l’attuale sciame sismico nel catanzarese riaccende il dibattito sull’importanza di monitorare non solo i segnali sismici tradizionali, ma anche manifestazioni meno comuni che potrebbero, in futuro, fornire ulteriori spunti per la previsione degli eventi sismici.
Conclusioni
Il fenomeno delle luci telluriche, registrato in diretta dalla stazione meteorologica di Morelli e direzionato verso il cuore della Sila, rappresenta un enigma affascinante che unisce l’imprevedibilità dei terremoti a uno spettacolo luminoso quasi surreale.
Mentre la Calabria continua a essere teatro di intense attività sismiche, ogni nuova osservazione – come quella dei “bagliori d’abisso” – diventa un tassello fondamentale per approfondire la conoscenza dei meccanismi geofisici e, auspicabilmente, migliorare i sistemi di monitoraggio e prevenzione.
Questo evento straordinario, in cui terremoto, sciame e luci misteriose si sono intrecciati, non solo arricchisce il panorama della ricerca geologica, ma ci ricorda anche quanto la natura possa riservare sorprese sorprendenti, stimolando ulteriori studi e riflessioni sul potere e il mistero della Terra.
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