MLG, ALLUVIONE in SPAGNA: fino a 700 millimetri di PIOGGIA in 24 ORE su TURIS! Il cambiamento climatico è la principale causa del disatro?

In Spagna, la recente ondata di maltempo, ha provocato violentissimi nubifragi sulla costa orientale, in un'area generalmente poco piovosa, solitamente sottovento, e dunque al riparo, dai flussi atlantici che seguono il naturale moto dell'atmosfera.

In questo particolare caso, l'evoluzione della bassa pressione (cut-off), isolatasi sul Mediterraneo, sul Mare di Alboran, ha esposto tutto il settore orientale ad un costante flusso di aria umida.

Tali flussi, unitamente ad un atmosfera particolarmente instabile, ed oltretutto esacerbati dall'effetto "Stau" indotto dalla presenza delle catene montuose, hanno sprigionato energia a sufficienza per l'innesco dei temporali distruttivi.

La stazione meteorologica di Turìs, una località che si trova a circa 40 km ad ovest di Valencia, durante la giornata di Martedì 29 Ottobre, ha registrato quasi 700 millimetri di pioggia in 24 ore.

Secondo l'Intergovernmental Panel on Climate Change , gli eventi meteorologici estremi, quelli che causano inondazioni e siccità di grande impatto, sono diventati più probabili e più gravi a causa del cambiamento climatico antropogenico.

"Come risultato dell'aumento delle temperature, il ciclo idrologico è accelerato ed è anche diventato più irregolare e imprevedibile. Stiamo affrontando crescenti problemi di troppa o troppo poca acqua. Un'atmosfera più calda trattiene più umidità, il che favorisce forti piogge", ha affermato il Segretario generale dell'OMM Celeste Saulo.

Il fenomeno che ha colpito la Spagna, noto come Depressione Isolata ad Alti Livelli, o DANA in spagnolo, si verifica spesso durante la stagione autunnale perché il calore superficiale caldo residuo dell'estate incontra un'improvvisa invasione fredda in quota.

Ciò porta a quello che, in gergo tecnico, è definito ''un sistema di interruzione'', con valori di bassa pressione che persistono per molti giorni e ruotano sulla regione interessata. 

"La presenza di aria calda vicino alla superficie, alimentata dall'eccessiva umidità del Mar Mediterraneo ancora troppo caldo, e l'instabilità generata dal conflitto con l'aria fredda nell'atmosfera superiore, portano a grandi nubi convettive con forti precipitazioni, causa di inondazioni improvvise", afferma Omar Baddour, responsabile del monitoraggio climatico presso l'OMM, e continua "Si prevede che il cambiamento climatico renderà questi sistemi sempre più intensi a causa delle acque marine più calde e dell'aumento dell'umidità nell'atmosfera". 

Per ogni 1°C di riscaldamento, l'aria satura contiene in media il 7 percento in più di vapore acqueo. Ogni frazione aggiuntiva di riscaldamento aumenta quindi il contenuto di umidità atmosferica che a sua volta aumenta il rischio di eventi di precipitazioni estreme. 

Un simile sistema di "cut-off" nel settembre 2023 (tempesta Daniel) ha causato enormi devastazioni in Grecia e poi si è spostato in Libia, dove ha innescato il crollo di dighe, causando ingenti perdite di vite umane.