top of page

*Leggende sul vento della Catena Costiera: il diavolo di Mendicino ed il Principe del Tirreno innamorato.*

  • Immagine del redattore: Angelo Lo Gullo
    Angelo Lo Gullo
  • 19 feb
  • Tempo di lettura: 3 min
La Catena Costiera è un sistema montuoso che separa la Valle del Crati dalla costa tirrenica calabrese, caratterizzato da fenomeni meteorologici intensi e suggestivi, spesso avvolti da un alone di mistero.
La Catena Costiera è un sistema montuoso che separa la Valle del Crati dalla costa tirrenica calabrese, caratterizzato da fenomeni meteorologici intensi e suggestivi, spesso avvolti da un alone di mistero.

Particolarità della Catena Costiera.


La Catena Costiera è caratterizzata da condizioni meteorologiche intense e variabili. I venti forti, con raffiche spesso superiori ai 100 km/h, sono una costante, soprattutto nei pomeriggi estivi e nel versante interno.

Le piogge abbondanti, favorite dall’esposizione ai venti umidi del Tirreno, rendono questa zona tra le più piovose e nebbiose della Calabria. Inoltre, appunto la nebbia fitta, soprattutto sul versante marittimo, può ridurre drasticamente la visibilità, rendendo pericolose le strade montane.

Questi fenomeni rendono il clima della Catena Costiera unico e spesso estremo.


Un territorio tra natura e leggenda


L’unione di nebbia, vento ed avversità meteorologiche ha reso la Catena Costiera un luogo ricco di racconti tramandati dai nonni, che vedevano in questi fenomeni non solo eventi naturali, ma anche segnali di anime erranti, presagi di cambiamenti e segreti della montagna.

I suoi venti forti, che allietano i pomeriggi estivi, da secoli alimentano leggende e racconti popolari soprattutto nei paesi interni di Mendicino, Cerisano, Marano Marchesato e Marano Principato (CS) .


Leggende e credenze popolari:


  1. Il vento degli spiriti erranti: secondo un'antica leggenda, i forti venti che sferzano la Catena Costiera sarebbero le anime dei viandanti dispersi, morti tra le montagne. Si dice che nelle notti più ventose si possano udire sussurri e lamenti, come se gli spiriti stessero cercando la strada per tornare a casa.


  2. Il soffio del Diavolo: un altro racconto narra che il vento impetuoso fosse causato da un’antica sfida tra il Diavolo e un eremita, vissuto nelle montagne di Mendicino. Il Diavolo, infuriato per non essere riuscito a tentare il santo uomo, avrebbe scatenato un vento furioso per distruggere la sua dimora. Da allora, nei giorni di tempesta, oppure durante le raffiche impetuose nel pieno dei caldi pomeriggi estivi, gli abitanti dicono che è "il Diavolo che soffia dalle montagne".


  3. I venti guardiani della Catena: altre storie tramandate dagli anziani, nella fattispecie cerisanesi, raccontano che il vento sia una sorta di forza protettrice della montagna, un’entità invisibile che impedisce agli intrusi o ai malintenzionati di avventurarsi nelle zone più selvagge della Catena Costiera. Se il vento improvvisamente si alza durante un'escursione, per i locali è un segnale che la montagna "li sta avvisando".


  4. La Regina del Crati e il Principe del Tirreno: un racconto romantico, diffuso tra i maranesi, narra che il vento sia il pianto della Regina del Crati innamorata di un principe che viveva sul Tirreno. I due erano separati dalla Catena Costiera e il vento sarebbe il sospiro della regina che cerca ancora il suo amato.


La stazione meteorologica di Meteologullo, installata a Mendicino (loc. Tivolille, 430 m), conferma le particolari condizioni climatiche della Catena Costiera. I dati finora hanno registrato piogge abbondanti, dovute all’esposizione ai venti umidi del Tirreno, e venti forti, con raffiche spesso oltre i 100 km/h. In estate, anche con tempo stabile, le raffiche raggiungono 60-70 km/h. Questi dati confermano il clima dinamico e intenso della zona, già noto agli abitanti per i suoi fenomeni estremi.


Un fenomeno naturale con un tocco di magia


Oltre alle leggende, i nonni spiegavano che la brezza pomeridiana dei paesi interni era un dono della montagna, che mitigava il caldo soffocante delle giornate estive. Si tratta di un fenomeno naturale causato dal differente riscaldamento tra la valle e il mare, come anticipato, ma nella cultura popolare era sempre accompagnato da un senso di mistero e rispetto per la natura.


Ancora oggi, nelle notti d’estate, quando la brezza soffia su Mendicino, qualcuno sorride e dice: "Ecco, la montagna ci sta parlando di nuovo."

  • TikTok
  • Facebook - White Circle
  • Instagram - White Circle
bottom of page